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Oggi è la Giornata Mondiale degli Oceani.

In questa giornata si vuole porre l’accento sull’inquinamento dei nostri mari, che ogni anno ricevono 13 milioni di tonnellate di plastica, secondo le ultime stime dell’Onu.

Inquinamento da plastica

Questo fa si purtroppo che rimangano uccisi ca centomila animali dei mari ogni anno. Le plastiche disperse in mare inoltre diventano micro-frammenti, che vengono così ingeriti dai pesci, e arrivano tramite la catena alimentare fino a noi.

L’inquinamento da plastica quindi sta distruggendo la vita marina e non solo, per questo motivo si deve intervenire al più presto.

Il Wwf sottolinea che nel Mediterraneo ogni anno finiscono ca 570 mila tonnellate di plastica. Equivale a circa 33.800 bottigliette al minuto.

l’Italia è il paese che produce maggiori manufatti in plastica e il secondo maggiore produttore di rifiuti di plastica con mezzo milione di tonnellate l’anno.

Conseguenze sulla Blue Economy

Le conseguenze di questo inquinamento colpiscono quindi la cosiddetta Blue Economy ovvero l’economia che deriva dal mare.

L’Italia è al terzo posto d’Europa, ma questo l’inquinamento contribuisce a perdere ogni anno circa 67 milioni di euro nel settore del turismo (30,3 milioni), la pesca (8,7 milioni) e il commercio via mare (28,4 milioni) con gravi conseguenze quindi sulla Blue Economy.

Anniversario Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo

Oggi è anche il 27° anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro svoltasi nel 1992, un motivo in più per lanciare un monito e riflettere sui grandi benefici che i mari e gli oceani ci danno.

C’è da dire anche che ben 3 miliardi di persone dipendono dal mare e dalle sue biodiversità, da qui quindi il dovere di tutti di difendere i suoi ecosistemi per la nostra stessa sopravvivenza.

 

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