Qual è l’impatto sull’ambiente del guasto al condotto Nord Stream

Qualche giorno fa c’è stato un guasto sulla linea del condotto russo Nord Stream che porta il gas metano alla Germania. Si sono sentite tre detonazioni in tre punti diversi del condotto, sotto il mar Baltico.

Dalla superficie del mare si possono notare le bolle di metano che salgono verso la superficie.

Ma qual è l’impatto climatico di questo guasto che porta il metano nell’atmosfera?

Ancora gli studiosi devono fare un primo bilancio; tutto dipende infatti dalle dimensioni degli squarci.
L’unica cosa che si conosce con precisione è la quantità di metano presente. I due Nord Stream non erano operativi, il primo da inizio settembre, il secondo non era mai entrato in funzione, i tubi comunque erano pieni di gas.

Situazione dei condotti

Il Nord Stream 2 era stato fermato a febbraio, e al suo interno aveva gas in pressione.

Secondo i dati noti, il gasdotto contiene ca 300 milioni di m3 di gas. Questo significa 140-200 milioni di tonnellate di metano che fuoriescono nell’atmosfera.
L’impatto climatico di questo quantitativo equivale a quello di una città con mezzo milione di abitanti in un anno.

Il Nord Stream 1 non era funzionante e non si sa bene quale sia il volume di gas presente al suo interno.

Le emissioni di metano

Le emissioni di metano nell’atmosfera si possono già rilevare. Secondo le prime stime i 3 squarci nel gasdotto hanno già emesso 500 tonnellate di gas all’ora.

Questi valori però diminuiscono nel tempo ,quando la pressione e il volume di gas scende un po’ alla volta.

Tuttavia l’impatto climatico non è dei migliori, che va a sommarsi alla già abbondante presenza di gas serra nell’atmosfera.

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