• Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:ambiente
  • Commenti dell'articolo:0 commenti

La giornata mondiale della fauna selvatica

Celebrata per la prima volta nel 2014,  è stata indetta per ricordare al mondo l’importanza della vita vegetale e animale sul nostro pianeta.

La prima giornata della fauna selvatica

La prima Giornata Mondiale della fauna selvatica è stata indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 20 dicembre 2013, e si è deciso di farla cadere per il 3 marzo di ogni anno.

Il giorno è infatti lo stesso della firma, nel 1973, di una Convenzione che aveva come tema il commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di flora e di fauna selvatiche.

Convenzione sul commercio internazionale di flora e fauna selvatica

Questa fu una importante convenzione internazionale che puntava l’attenzione al commercio delle specie in via di estinzione (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatica in via di estinzione, sigla CITES) nata nel 1973, di cui peraltro quest’anno ricorrono i 50 anni.

Nella recente Conferenza di Londra sul contrastare il commercio illegale di specie protette sono stati raggiunti buoni risultati.

Tema della giornata

Il tema della giornata di quest’anno è : “Partnerships for Wildlife Conservation”, che sottolinea la responsabilità di tutti nel proteggere la grande diversità di forme di vita sulla Terra.

In questa occasione si riuniscono i vari rappresentanti degli Stati membri e delle organizzazioni dell’ONU, la società civile e i  privati, incentrando gli incontri su  discussioni sul tema “Recuperare le specie chiave per il ripristino dell’ecosistema”. 

Valore delle specie selvatiche

E’ importante sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sul valore delle specie selvatiche, che contribuiscono allo stesso benessere umano e all’equilibrio ambientale.

La cura e la protezione della fauna selvatica sono nodi cruciali nella difesa della biodiversità dei vari ambienti naturali.

Sia che si tratti di zone a livello locale, come regionale o nazionale, ci devono essere delle normative che regolino la protezione di tutte le specie selvatiche e del loro ambiente naturale.

Giuste politiche sulla caccia

Inoltre i paesi devono poter disporre di politiche sulla caccia e protezione della fauna selvatica che vadano a braccetto, campo questo che è tuttora in continua evoluzione.

Non solo, ma anche evidenza l’impegno a combattere tutti i crimini contro la fauna selvatica nei vari paesi del mondo.

Basti pensare ad esempio al bracconaggio e al commercio illegale di zanne d’avorio o corni di rinoceronte.

Argomenti trattati nella giornata

Nell’ambito del tema sopradetto, la Giornata si concentra su due  argomenti principali:

  • La Vita marina e gli oceani: ricordiamo che il nostro pianeta è coperto dall’acqua per il 70%, e quindi la conservazione marina è molto importante;
  • Le imprese e la finanza: gli sforzi di conservazione della natura devono essere finanziati e fatti in collaborazione con le imprese, e questo è un settore che deve fare passi importanti riguardo l’evitare lo sfruttamento delle risorse naturali e della fauna selvatica, se vogliamo invertire la perdita di biodiversità.

In occasione della Giornata mondiale della fauna selvatica, riflettiamo sulla nostra responsabilità di proteggere la magnifica diversità della vita sul nostro pianeta e riconosciamo, al contempo il nostro miserabile fallimento – ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nel suo messaggio a riguardo – E l’accordo dello scorso anno sul Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework ha segnato un passo importante verso la guarigione del nostro pianeta. Come sottolinea il tema di quest’anno, ‘Partnership per la conservazione della fauna selvatica’, dobbiamo collaborare tra governi, società civile e settore privato per trasformare l’impegno in azione. Ora abbiamo bisogno di azioni molto più coraggiose per ridurre le emissioni, accelerare le energie rinnovabili e costruire la resilienza climatica.  In tutto il mondo, dobbiamo mettere in primo piano e al centro le voci delle comunità locali e delle popolazioni indigene, i più efficaci guardiani della biodiversità del nostro mondo”. 

Lascia un commento