Le risorse del nostro pianeta

Le risorse del nostro pianeta stanno subendo progressivo esaurimento per il fatto che vi è uno sfruttamento intensivo del territorio, delle coltivazioni e degli allevamenti.

Dato che questo influisce sul benessere dell’ambiente e anche sulla diffusione di patologie croniche, è fondamentale che l’uomo ritrovi un equilibrio alimentare che favorisca il benessere.

il cibo che ha un impatto maggiore sull’ambiente è la carne, che in ogni caso dovremmo mangiare meno secondo molti nutrizionisti per restare in buona salute.

La dieta occidentale che è ricca di carne, di latticini e di grassi animali crea molte patologie ed è anche quella che incide maggiormente sul clima.

Basti pensare infatti che ad esempio il settore zootecnico produce il 18% delle emissioni di gas serra, più di tutto il settore dei trasporti.

Inoltre pesa molto sugli ecosistemi, dato che è una delle principali cause della deforestazione, del degrado del suolo e di risorse idriche.

Infatti l’impatto sulla CO2 e sull’acqua è notevole, per avere un kg di carne infatti si produce da  3.000 a 60.000 di grammi di gas serra, per il formaggio il valore è tra 5.300 e 14.000.

Per un kg di carne bovina inoltre il consumo di acqua va dai 4.000 litri a 15.500 litri.

Se si sostituisse la carne di manzo con i legumi ad esempio, si stima che si potrebbe ridurre il riscaldamento globale di ca l’ 80% e si avrebbe anche un grande risparmio di acqua.

Gli oceani

Anche gli oceani sono molto sfruttati, infatti il 31% degli stock ittici è sfruttato sopra il livello di sostenibilità e il 61% in modo totale.

Nel Mediterraneo  il 78% degli stock ittici sono sovrasfruttati.

Questo significa che l’attuale sistema intensivo produttivo si deve cambiare, se vogliamo che il pianeta possa ancora darci il cibo per il nostro sostentamento anche negli anni a venire.

Mangiare sano e responsabile

Per fare ciò dobbiamo imparare a cambiare un po’ i nostri stili di vita, e imparare a mangiare sano e responsabile, ad esempio mangiando meno carne e prediligendo in alternativa legumi e cereali, quindi cibo che comunque contenga proteine.

Inoltre per proteggere il pianeta e la biodiversità dovremmo mangiare cibo di stagione, possibilmente a km 0, variare gli alimenti, acquistare cibo sano magari biologico e di provenienza controllata, e dove gli allevamenti o la pesca viene gestita in modo responsabile, e eliminare gli sprechi.

Per questo il WWF lancia la Food week, in vista della Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, una settimana di sensibilizzazione sull’alimentazione, con un  informazioni e consigli,  clip video, storie dall’agricoltura alla pesca, parlando del tema della convivenza tra uomo e specie selvatiche dove si produce cibo, e invitando i consumatori a valorizzare le realtà locali che favoriscono l’agrobiodiversità.

Lascia un commento